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Vendere olio online: consigli pratici

Abbiamo proposto, in un nostro precedente articolo, una serie di consigli pratici per quelle aziende che si avvicinano alla vendita online. Nello specifico ci siamo soffermati alle aziende produttrici di vino.

Oggi affrontiamo lo stesso problema concentrandoci, in particolare, sulle aziende produttrici di olio e su come vendere olio online, attraverso una serie di consigli pratici.

E’ evidente che alcune delle problematiche collimino, mentre, come è ovvio, le due categorie di prodotto debbano perseguire strategie diverse.

Come abbiamo già avuto modo di dire in più occasioni, la vendita online rappresenta, oggi, il sistema più semplice ed economico per raggiungere un pubblico praticamente infinito.

Naturalmente per quanto semplice la gestione di un negozio online, richiede attenzione e cura di una vasta serie di dettagli che fanno la differenza tra una azienda ricercata ed una ignorata. Pensare di proporsi in maniera poco professionale, senza una strategia, senza una corretta programmazione degli interventi, spesso vuol dire: insuccesso.

Passiamo ora ad analizzare una serie di fattori che possono determinare il successo, soprattutto per coloro che intendono percorrere questa strada, difficile strada, in completa autonomia senza l’ausilio di una struttura specializzata. E’ un lavoro duro e meticoloso.

 Il cliente viene prima di tutto

L’olio ha una peculiarità esclusiva, come sapete,  è un prodotto legato in modo particolare alla sfera della salute e del benessere di chi lo acquista, non può mancare nelle case degli italiani ed è sempre più indispensabile anche all’estero.

Proprio per questo motivo diventa fondamentale conoscere bene i gusti, i desideri, le necessità dei potenziali clienti. Ma anche le paure, le preoccupazioni che spesso sono legate alla nostra ricerca del prodotto desiderato. Insomma, bisogna definire, anche in questo caso, un profilo preciso dei vostri acquirenti tipo e quindi del vostro target.

In primo luogo bisogna fare una valutazione dell’offerta proposta: se avere un catalogo ampio, ad esempio con diverse tipologie di oli e prezzi,  oppure specializzarsi in un mercato di nicchia ben preciso per differenziarsi dalla concorrenza, ad esempio puntando solo su particolari etichette di qualità, anche ad un prezzo più alto.

Per decidere questo è fondamentale essere attenti alle richieste e alle tendenze del momento. Gli amanti del buon olio evo si comportano come gli appassionati di cucina; se i vostri clienti sono di questo tipo, la vostra proposta dovrà essere sempre attenta agli accostamenti dei cibi e alle caratteristiche nutrizionali del vostro prodotto.

I consumatori di oggi sono tutti interessati alle materie prime e alla loro provenienza e spesso ai dettagli di produzione. La parola chiave anche in questo caso è trasparenza: i vostri clienti devono poter accedere in modo rapido a tutte le informazioni di cui hanno bisogno.

L’esperienza d’acquisto: facile e gradevole

Il sito su cui appoggiate il vostro e-commerce, deve essere di facile utilizzo e deve ridurre al minimo i click necessari per informazioni e acquisto. I clienti non devono perdersi in mille meandri, pagine inutili in cui raccontate cose che non interessano, che li costringano a cercare dove si trova il tasto per poter andare dritti alla soddisfazione del proprio bisogno di informazioni e d’acquisto. Bisogna sempre pensare a realizzare le necessarie scorciatoie senza penalizzare la forma, in modo che il cliente possa saltare tutte quelle parti che non lo interessano.

Oggi i clienti che comprano da dispositivi mobili sono sempre di più, perciò è fondamentale rendete il vostro sito utilizzabile da smartphone e tablet. Accertatevi che sia realmente responsive, ovvero capace di adattarsi a tutte le piattaforme. I clienti sono infastiditi da siti che rimandano a pagine inesistenti, che non contengono collegamenti social, che non si adattano allo strumento che stanno utilizzando in quel momento, o a letture infinite per ricavare il dato che cerca. Non costringeteli ad estenuanti video di presentazione, non richiesti.

I siti soprattutto e-commerce, devono essere snelli e dinamici, carichi solo di informazioni relative al prodotto e alle sue qualità.

Tutto questo può fare la differenza fra un acquisto ed un abbandono.

Dopo l’ordine i tempi di consegna sono ovviamente importantissimi. Bisogna essere rapidi. Soprattutto chiari e trasparenti sui tempi e i costi. Le persone diventano ogni giorno più impazienti  vorrebbero avere quello che hanno acquistato nello stesso momento in cui hanno effettuato il pagamento.

Personalizzate sempre l’esperienza di acquisto sul vostro sito.

Abbiamo tutti presente, ad esempio il colosso Amazon che, nella sua pagina di acquisto, vi fa vedere una serie di prodotti basati sui vostri acquisti precedenti, ricerche recenti, suggerimenti su prodotti simili a quello che state cercando di acquistare?

Fate lo stesso implementando una strategia di up-selling e cross-selling nelle vostre pagine prodotto. Posso assicurarvi che funziona meglio di quanto pensiate.

Competenza e autorità

Perché il vostro e-commerce di olio sia preso in considerazione, dovrete farvi conoscere e costruirvi nel tempo una certa credibilità come esperti del settore.

Alcuni utilizzano un blog sul proprio sito, ad esempio, è uno degli strumenti più adatti per fare quello che tecnicamente si chiama: content marketing. Inserite articoli del settore, approfondimenti, consulenze tecniche o addirittura ricette con chef, poi pubblicizzate questa sezione in modo appropriato.

Potete anche lavorare con dei contenuti video o foto, da pubblicare sia sul sito che nelle pagine social,  per aumentare la brand awareness: utilizzando, per esempio, ricette di preparazione che riportino il vostro prodotto.

Il vostro obiettivo deve essere quello di mettere la vostra conoscenza a disposizione del pubblico. Prima di poter acquistare il vostro olio le persone hanno bisogno di saperne di più. Più ne sapranno più si sentiranno sicure a fare un acquisto online.

E se sarete voi a insegnare loro come muoversi fra le infinite possibili scelte, potreste diventare il loro punto di riferimento.

La vostra azienda

Le storie personali, rese in forma interessante, possono essere un valore aggiunto. Le stiamo a sentire volentieri e le ricordiamo più di un lungo elenco di informazioni impersonali.

Perciò quando parlate della vostra attività e dei vostri prodotti raccontate storie utilizzando anche foto e video. Ovviamente fatelo in apposite sezioni che il cliente autonomamente deciderà di consultare.

In ogni caso non abbiate timore di metteteci la faccia, fatevi vedere dai vostri potenziali clienti. Li aiuterete a entrare in connessione con voi dando loro un maggior senso di fiducia. 

I social media

L’olio è strettamente legato al made in Italy e al food. Il suo accostamento con pietanze e preparazioni è fondamentale. Anche online è un argomento molto discusso. Proprio per questa sua capacità di far parlare di sé e di essere condiviso, è un ottimo tema da portare sui social media.

I social vivono in particolar modo di coinvolgimento e conversazioni. Attraverso i social si chiedono e ricevono consigli di acquisto da persone ritenute fidate.

Ricordatevi però che sui social media la comunicazione a senso unico però non funziona. Bisogna lavorare sulle comunità, sulle relazioni e sul dialogo.

Puntate sulle storie che avete implementato, suscitate emozioni con il materiale video utilizzato e usatele per innescare interesse e discussioni, ma anche curiosità.

Scegliete i social media giusti per il vostro pubblico, quelli che loro frequentano. Senza dimenticare che il vostro olio non è solo in una bottiglia ma soprattutto in una ricetta. Sfruttatelo, mai come in questo caso, soprattutto sui canali social legati all’ambito visivo: Instagram e Pinterest, senza mai tralasciare Facebook.

Usate i social non solo per farvi conoscere, ma anche come fonte di dati per scoprire informazioni preziose sulla vostra clientela potenziale.

La pubblicità online

Molti commercianti sfruttano diverse piattaforme pubblicitarie per promuovere i loro prodotti. È una strategia che può funzionare anche per vendere olio online ma bisogna stare attenti a non confondersi nella massa.

Google Ads è ad esempio una piattaforma che permette di pubblicare inserzioni pubblicitarie sia a scopo informativo sia a scopo di vendita.

Anche Facebook ha una piattaforma che gestisce la pubblicità dei prodotti anche su Instagram. Consigliamo comunque di affidarsi ad una azienda specializzata. Facebook potrebbe cancellare il vostro profilo e le vostre pagine in un attimo se ritiene che siano state violate le proprie regole policy.  Avviene continuamente e con una frequenza incredibile. Tornare in possesso del proprio account non è scontato e comunque non facile.

Quindi, prima di investire in Facebook Ads, assicuratevi che le inserzioni rispettino tutte le regole.

Il limite di Pinterest consiste nel fatto che si può fare pubblicità ma non si può rimandare direttamente alla pagina di acquisto del prodotto sul vostro sito.

Insomma, con la pubblicità sui social bisogna lavorare un po’ di fantasia e fare  attenzione alle regole della piattaforma.

La cosa migliore è usarla per farvi conoscere, più che per vendere. Potreste, per esempio,  promuovere una ricetta, portare l’utente sul vostro sito e una volta lì raccontargli che a quel piatto è stato realizzato grazie ad uno dei vostri prodotti.

In qualunque caso prima di investire tempo e denaro per le attività e le inserzioni sui social è bene studiare a fondo tutte le normative e ricontrollarle periodicamente, dato che vengono aggiornate spesso.

Le recensioni

Il passaparola e le opinioni degli altri clienti contano molto per i negozi online. Per l’olio, che a distanza non si può né annusare né assaggiare, contano ancora di più.

Le buone recensioni possono servire per convincere un potenziale cliente ancora indeciso, perciò vanno incoraggiate:

  • includete nel vostro sito un sistema che permetta agli acquirenti di lasciare le loro valutazioni;
  • siate espliciti e chiedete alle persone di condividere con voi il loro pensiero.

Usate anche i sondaggi sui social o nel vostro sito, quelli a risposta chiusa sono più facili da gestire da dispositivi mobili. Potreste chiedere:

  • Sei soddisfatto del tuo acquisto?
  • Lo consiglieresti a un amico?
  • Lo compreresti di nuovo?

E poi usate i risultati in maniera intelligente, per esempio mettendo accanto a ciascuna bottiglia di olio la percentuale di utenti che afferma che la ricomprerebbe.

Usare le email

Le statistiche di email marketing parlano chiaro: le email vendono. Soprattutto se personalizzate e scritte in maniera autentica:

  • scrivete che novità ci sono nel negozio, raccontate qualcosa di voi e della vostra attività;
  • chiamate per nome i vostri clienti;
  • mandategli offerte di compleanno basate sui loro gusti;
  • usate foto scattate da voi, magari ambientate, e non solo di una bottiglia su sfondo bianco.

Per creare le vostre campagne di email marketing potete utilizzare un’app che permette di creare template email basati sull’aspetto del vostro negozio.

Le email possono sembrare fastidiose e rappresentano certamente il sistema più inflazionato e controllato che ci sia. Le nostre caselle sono spesso intasate da messaggi indesiderati che ci bombardano quotidianamente. Ciò nonostante resta un sistema di comunicazione a basso costo molto efficace per la comunicazione da non sottovalutare.

Offline aiuta

Per poter far assaporare il vostro olio che avete in catalogo, avete bisogno di spazi ovviamente non virtuali. E allora perché non creare una partnership, per esempio, con alcuni ristoranti e proporre dei menu degustazione che affiancano cibo e olio? Riportare poi questa esperienza sui social e sul sito creerà quella empatia che cerchiamo con i  nostri potenziali clienti.

Durante questi appuntamenti potrete far conoscere il vostro negozio online e distribuire, ad esempio,  ai presenti dei buoni sconto che li invoglino a fare un acquisto.

Sui coupon riportate il link della quella pagina dedicata all’evento in cui elencate piatti e oli proposti, così per i clienti sarà più semplice acquistare gli oli che hanno assaggiato.

Altro importante appuntamento da non perdere è rappresentato dalle manifestazioni in ambito oleario che si tengono periodicamente nel nostro paese. Parteciparvi richiede piccoli costi ma conferisce grande visibilità. Partecipare a fianco a marchi rinomati, a consulenti ed esperti di fama internazionale è tutto “oro che cola”. Riuscire a fare tesoro di queste partecipazioni non può che aumentare l’interesse del pubblico nei vostri confronti.

Le degustazioni virtuali

Fate una diretta video su Facebook o YouTube durante la quale, con  l’ausilio di una chef, raccontate le caratteristiche degli oli che avete scelto per l’occasione e mostrate ai vostri spettatori come assaggiarli e usarli per gustarne fino in fondo tutti gli aromi.

Invitate a questo evento online i clienti che hanno acquistato il vostro olio: interagire con voi e con altri clienti dal vivo vi aiuterà a creare un senso di comunità.

Informate anche fan e clienti che non hanno già comprato quel prodotto: potrebbero incuriosirsi e decidere di acquistarle proprio per partecipare all’evento.

Inviate una bottiglia dell’olio prescelto a giornalisti e blogger specializzati in materia e invitateli a partecipare alla degustazione online.

Attenzione allo Chef

Spesso immaginiamo che a comprare l’olio sia solo la classica massaia o il salutista preoccupato delle continue contraffazioni che si trovano sul mercato.

Molto spesso, invece, i migliori clienti sono chef professionisti a caccia di prodotti di nicchia che si sposano meglio con la loro ricerca culinaria. Ovviamente si tratta di una clientela molto sofisticata e tecnicamente molto ben informata.

Approcciate a loro con attenzione e onestà. Possono essere la svolta del vostro successo se rientrerete nelle caratteristiche di ciò che li interessa. Fornite loro degli assaggi da utilizzare nelle loro preparazioni. Possono essere alleati straordinari.

Il packaging

Infine, ricordatevi che il primo vero biglietto da visita è sempre il packaging. Per imballare le bottiglie di olio evitando danni durante il trasporto, è importante posizionare le bottiglie in verticale e proteggerle con materiali da imballaggio come pluriball per bottiglie e divisori in cartone. Non mancano imballaggi specifici che potete ordinare su Internet.

Cercate sempre di curare l’aspetto del packaging per trasformare l’unboxing in una vera e propria esperienza da ricordare e soprattutto condividere.

Per ricapitolare una volta individuato il vostro cliente tipo tutto sarà più semplice: ascoltatelo, comprendetelo e lavorate per soddisfare le sue esigenze.

Quando ne saprete di più su di loro, tornate a leggere questa guida per vendere olio online e scegliete le modalità di azione adatte a loro. Ricordatevi però che tutti vogliamo acquistare in modo rapido e semplice e tutti siamo appassionati di storie. Soprattutto, in questo caso, tutti amiamo la buona cucina e il benessere.

Delle aziende italiane di e-commerce sono in 75.000 circa a vendere online, principalmente società di capitali (54%), nella stragrande maggioranza dei casi con un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro (89%) e con meno di 5 dipendenti (64%), localizzate prevalentemente in Lombardia (19%), Lazio (10%), Campania (9%), Veneto (8,5%), Emilia Romagna (8%), Toscana (7,5%), Piemonte (7%), Sicilia (6%) e Puglia (6%): queste 10 regioni rappresentano l’81% del giro d’affari nazionale. A evidenziarlo è Sharing Media (www.sharing-media.com), specializzata in webmarketing.

E nel 2023, secondo gli analisti della piattaforma Sharing-Media.com, l’e-commerce di prodotto continuerà a crescere (+18%), toccando i 39,2 miliardi di euro, mentre gli acquisti online di servizi —dopo una buona ripresa già nel 2022 (+59%)— avranno un incremento del 22%, raggiungendo così quota 18,2 miliardi di euro.

Restare fuori da questo mercato, per una azienda oggi, è solo una follia

Se sei interessato alla creazione di un e-commerce o alla gestione delle tue pagine social, puoi approfondire cliccando sui link.

Imprenditrice e formatrice. Consigliere del Direttivo Unindustria Calabria. Per saperne di più clicca qui

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