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Strategie e opportunità dell’e-commerce per i mercati esteri

Il futuro delle aziende italiane, soprattutto se rivolto ai mercati esteri, nella maggior parte dei casi è ormai orientato verso l’e-commerce. Non è possibile pensare ad un domani per le aziende senza una trasformazione digitale. L’aggiornamento tecnologico e l’investimento nella digital transformation hanno ormai una priorità per le imprese.

 L’impatto economico causato dalla pandemia Covid-19 ha dato una spinta notevole all’e-commerce, confermando che il futuro delle aziende italiane dipende dalla loro abilità di trasformarsi digitalmente.

 Le Pmi italiane hanno infatti cercato di reagire alla situazione di incertezza creata dalla pandemia di Covid-19 accelerando la trasformazione digitale del proprio business.

 Il lockdown ha indirizzato milioni di persone ad avvalersi dello shopping online e che molte di loro sono rimaste conquistate dalla comodità e dai prezzi competitivi e continueranno a effettuare online almeno parte dei loro acquisti. PayPal, per esempio, registra centinai di migliaia di nuovi account al giorno.

Per le aziende con vocazione internazionale l’e-commerce rappresenta sicuramente uno strumento ideale per entrare in un mercato straniero. L’e-commerce favorisce l’accesso ad un numero più elevato di consumatori, spesso con redditi più elevati, che cercano prodotti made in Italy di alta qualità. Tuttavia, per andare nella direzione dell’e-commerce, è necessario adottare una linea strategica appropriata al contesto e orientata all’obiettivo.

 Marchio digitale

Per essere efficace, una strategia di e-commerce deve considerare vari aspetti. Spesso l’imprenditore si sofferma solo sul target price e sulla logistica, trascurando la necessità di valorizzare il proprio brand. Il proprio marchio può essere conosciuto e apprezzato sul mercato italiano ma non necessariamente  sul mercato target. Diventa fondamentale allora creare un brand digitale per entrare in un nuovo mercato.

Un brand di successo si basa su due caratteristiche chiave: credibilità e visibilità.

 La credibilità si acquisisce con una campagna di comunicazione finalizzata a:

  • illustrare le caratteristiche e le qualità del prodotto;
  • le motivazioni che lo portano ad eccellere su altri già presenti sul mercato.

I fattori chiave su cui focalizzare la campagna informativa, a titolo meramente esemplificativo potrebbero essere:

  •  il prodotto ha un brevetto?
  • è biologico?
  • è realizzato con materiali di alta qualità?
  • è un prodotto innovativo e non presente sul mercato target?

Una strategia di branding deve essere realizzata in base alle preferenze del mercato. Se analizziamo a titolo esemplificativo come target un mercato molto interessante quale quello del continente Asiatico, sappiamo che è moderno, dinamico e i consumatori hanno delle peculiarità che li rendono ampiamente disponibili nella scelta dei prodotti e-commerce. Ma anche il mercato europeo ha vantaggi evidenti e spazi di interesse enormi anche e soprattutto per le piccole aziente.

Se l’azienda non investe in tecniche innovative come ad esempio il video o live chat, risulterà molto difficile attrarre l’attenzione di un consumatore asiatico ma anche europeo. Più della metà dei consumatori  predilige vedere i contenuti video dei marchi.

 La visibilità del brand è possibile solo conoscendo le abitudini del consumatore:

  •  dove acquista?
  • come acquista?

Nell’ e-commerce gli acquisti vengono sempre più effettuati tramite ‘social-commerce’ (social media) o ‘m-commerce’ (su mobile).

Semplicemente, senza una presenza sui principali canali di social media come Facebook e Instagram, il rischio è di rimanere invisibili e di conseguenza perdere numerose opportunità di vendita. Tale visibilità, però, non deve essere casuale o estemporanea. Le aziende devono programmare un piano di interventi che viaggia pari passo con la qualità degli stessi. Occorre una comunicazione studiata e professionale per evitare di non ottenere alcun risultato se non, addirittura, un danno. Assolutamente sconsigliato il “fai da te” putroppo molto diffuso o la mera illusione che il giovane “smanettatore” possa miracolosamente portare incredibili risultati che puntualmente non arriveranno.

 Un altro parametro da considerare per una PMI italiana è fra l’altro “l’e-commerce personalisation”. L’uso dell’intelligenza artificiale (AI) e la raccolta dei dati sulle preferenze dei consumatori consente di fornire al consumatore raccomandazioni personalizzate sui prodotti. Questa strategia porta a product acquisition rate più alto e rafforza la validità del brand.

Nei mercati, soprattutto quelli molto competitivi, dell’e-commerce, la personalizzazione è fondamentale.

 Agevolazioni finanziarie

Investire nell’e-commerce consente alle aziende di fruire di importanti agevolazioni. Il governo ha stanziato importanti risorse per fornire alle aziende il supporto di esperti come Temporary Export Manager, Innovation Manager e consulenti specializzati in specifici mercati esteri.  Sono stati previsti inoltre dei finanziamenti agevolati per le aziende che operano in mercati esteri attraverso piattaforme proprie o di terzi.

Novità in ambito Iva

Un’ulteriore spinta al comparto dell’e-commerce arriva  dalle semplificazioni, avvenute in questi anni, in ambito Iva intracomunitaria.

 A decorrere dal 1° luglio 2021, nel comparto del commercio elettronico indiretto, è avvenuta una vera e propria rivoluzione ai fini Iva.

“Il futuro delle imprese”

Appare del tutto evidente che la scelta di operare mediante l’e-commerce è sempre più  imprescindibile per le aziende. Innovazione e strategia nei mercati digitali non sono più una semplice opportunità ma una esigenza per poter sopravvivere. 

Spetta alle imprese organizzarsi per questa, ormai ineluttabile, rivoluzione. I cui costi sono sempre più esigui rispetto ai vantaggi che produce. 

Imprenditrice e formatrice. Consigliere del Direttivo Unindustria Calabria. Per saperne di più clicca qui

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